Sono
28 milioni ogni anno i neonati o le mamme che muoiono di parto. Ogni
11 secondi muore un neonato o una donna in gravidanza.
Il
rapporto UNICEF-OMS: il peso delle gravi disuguaglianze nel
mondo. I livelli di mortalità materna sono circa 50 volte maggiori
nell'Africa Sub-Sahariana rispetto ai paesi ad alto reddito.
Dal
2000, le morti di bambini si sono ridotte di circa la
metà e le morti materne di oltre un terzo. Nonostante ciò,
circa 2,8 milioni di donne in stato di gravidanza e neonati muoiono
ogni anno, il che vuol dire: uno ogni 11 secondi,
principalmente per cause prevenibili o facilmente curabili.
Inoltre,
6,2 milioni di bambini, sotto i 15 anni, sono deceduti nel
2018, e oltre, nel 2017 circa 290.000 donne sono morte a causa
di complicazioni durante la gravidanza e il parto. Del numero totale
di morti di bambini, 5,3 milioni sono avvenute nei primi 5 anni, di
cui circa la metà nel primo mese di vita.
Il mondo ha compiuto progressi sostanziali nel ridurre la mortalità infantile e materna. Una riduzione del 56% delle morti di bambini sotto i 15 anni, da 14,2 milioni a 6,2 milioni nel 2018; dal 2000 al 2017 il tasso di mortalità materna è diminuito del 38%.
Il mondo ha compiuto progressi sostanziali nel ridurre la mortalità infantile e materna. Una riduzione del 56% delle morti di bambini sotto i 15 anni, da 14,2 milioni a 6,2 milioni nel 2018; dal 2000 al 2017 il tasso di mortalità materna è diminuito del 38%.
In Italia i tassi di mortalità
infantile sono diminuiti costantemente. Nel 1990 il tasso di mortalità
neonatale era di 6 neonati morti ogni 1.000 nati vivi, nel 2018 era di
2
I
rischi per i neonati
Nonostante
ciò, le nuove stime rivelano che le donne e i neonati sono
più vulnerabili durante e immediatamente dopo il parto. I
bambini, in particolare, affrontano il rischio di morte
maggiore durante il primo mese, soprattutto se sono nati troppo
presto o troppo piccoli, hanno complicanze durante la nascita,
malformazioni congenite o contraggono infezioni. Circa un terzo di
queste morti avvengono nel primo giorno e circa tre quarti solo
nella prima settimana.
Da
occasione di gioia a tragedia
“In paesi che
forniscono a tutti servizi sanitari di alta qualità, a prezzi
accessibili e sicuri, le donne e i bambini sopravvivono e crescono.
Questo è il potere della copertura sanitaria universale”
“Nel
mondo, la nascita è occasione di gioia. Ma, ogni
11 secondi, una nascita è una tragedia familiare. Un paio di
mani esperte per aiutare le madri e i neonati nel periodo della
nascita, insieme ad acqua pulita, nutrizione adeguata, medicine e
vaccini di base, possono fare la differenza fra la vita e la morte.
Dobbiamo fare tutto il necessario per investire nella copertura
sanitaria universale per salvare queste preziose vite”
Le
ampie disuguaglianze nel mondo
Le
stime mostrano inoltre ampie disuguaglianze nel mondo, con
donne e bambini in Africa Sub-Sahariana che affrontano rischi di
morire sostanzialmente maggiori rispetto a tutte le altre regioni.
I livelli di mortalità materna sono circa 50 volte maggiori
per le donne in Africa Sub-Sahariana e i loro bambini hanno
probabilità 10 volte maggiori di morire nel loro primo mese di vita
rispetto ai paesi ad alto reddito.
Nell'Africa
Sub-Sahariana
Nel
2018, 1 bambino su 13 in Africa Sub-Sahariana è morto
prima del suo quinto compleanno, con un rischio di 15
volte maggiore rispetto a un bambino in Europa, dove ne muore solo 1
su 196 con meno di 5 anni.
Proprio
in Africa Sub-Sahariana nel 2018 è stato riscontrato il
tasso più alto di mortalità neonatale (primi
28 giorni di vita), 28 bambini morti ogni 1.000
nati vivi, seguito dall'Asia centrale e meridionale con 25
bambini morti ogni 1.000 nati vivi. Il rischio per una donna in Africa
Sub-Sahariana di morire durante la gravidanza o il parto nel corso
della sua vita è pari a 1 su 37; in Europa è di 1 su 6.500. In
Africa Sub-Sahariana e Asia meridionale si registrano circa l’80%
delle morti globali materne e di bambini. Le donne
affrontano i rischi maggiori di morire durante la gravidanza o il
parto in Sud Sudan, Ciad, Sierra Leone, Nigeria,
Repubblica Centrafricana e Somalia.
In
Europa e Nord America
Qui
c'è uno dei più bassi tassi di mortalità dei bambini sotto i 5 anni
di tutte le regioni, il 54% di tutte le morti sotto i 5 anni
avviene nel periodo neonatale.
In Italia i tassi di mortalità dei bambini sono diminuiti costantemente: nel 1990 il tasso di mortalità neonatale era di 6 neonati morti ogni 1.000 nati vivi, nel 2018 è risultato di 2. Il tasso di mortalità sotto 1 anno è calato da 8 bambini morti ogni 1.000 nati vivi nel 1990 a 3 nel 2018; il tasso di mortalità sotto i 5 anni è stato ridotto da 10 morti ogni 1.000 nati vivi nel 1990 a 3 decessi ogni 1.000 nati vivi nel 2018: Il rischio di morire tra i 5 e i 14 anni è passato da 2 a 1 bambino ogni 1.000 in quella fascia d’età.
In Italia i tassi di mortalità dei bambini sono diminuiti costantemente: nel 1990 il tasso di mortalità neonatale era di 6 neonati morti ogni 1.000 nati vivi, nel 2018 è risultato di 2. Il tasso di mortalità sotto 1 anno è calato da 8 bambini morti ogni 1.000 nati vivi nel 1990 a 3 nel 2018; il tasso di mortalità sotto i 5 anni è stato ridotto da 10 morti ogni 1.000 nati vivi nel 1990 a 3 decessi ogni 1.000 nati vivi nel 2018: Il rischio di morire tra i 5 e i 14 anni è passato da 2 a 1 bambino ogni 1.000 in quella fascia d’età.
Progressi
legati alla copertura sanitaria universale
Il
mondo ha compiuto progressi sostanziali nel ridurre la
mortalità dei bambini e materna. Dal 1990, si è verificata una
riduzione del 56% delle morti di bambini sotto i 15 anni, da 14,2 a
6,2 milioni nel 2018.
I
paesi in Asia orientale e sud-orientale hanno compiuto i progressi
maggiori, con un declino dell’80% delle morti di bambini
sotto i 5 anni come Bielorussia, Bangladesh,
Cambogia, Kazakhstan. Ma progressi sono stati fatti anche
in alcuni paesi dell'Africa: Malawi, Marocco, Mongolia,
Rwanda, e Zambia.
Sono
alcuni dei paesi in cui si sono verificati progressi sostanziali
nella riduzione della mortalità materna e dei bambini. Il
successo è dovuto alla volontà politica di migliorare l’accesso a
un’assistenza sanitaria di qualità investendo nella forza lavoro
sanitaria e introducendo cure gratuite per le donne in gravidanza e i
bambini. Molti di questi paesi si concentrano sull'assistenza
sanitaria primaria e la copertura sanitaria universale.
12 dicembre 2019